Amiodarone

L’amiodarone è un farmaco antiaritmico

Forma farmaceutica:
*fiale da 150 mg/ 6ml di soluzione iniettabile
*compresse da 200 mg

Indicazioni terapeutiche:
*terapia e prevenzione delle aritmie gravi non responsive ai trattamenti più specifici: tachicardie sopraventricolari (parossistiche e non), extrasistoli atriali, flutter e fibrillazione atriale. Extrasistoli e tachicardie ventricolari.
*Trattamento profilattico dell’angina pectoris.

Posologia e modo di somministrazione:
Il farmaco ha un’emivita molto lunga e risposta variabile da individuo a individuo. La via orale ha un ritardo di azione, non usare quindi in urgenza. Il dosaggio va valutato a seconda dei casi (da “La Guardia Medica” – Antonicelli somministrare 5 mg/Kg e.v. lentamente in 10-20 min se gravi tachicardie ventricolari. Se grave ipotensione o segni di insufficienza cardiaca dimezzare la dose).

L’efficacia del farmaco non è mai stata verificata nei bambini.

Nel trattamento dei disturbi del ritmo o nella profilassi delle crisi di angor iniziare con 600 mg al giorno fino ad ottenere la risposta terapeutica (di solito 2 settimane), quindi ridurre gradualmente fino alla futura dose abituale di 100-400 mg/die. Se non si riesce a ottenere un buon compenso con la terapia continua è possibile somministrare il farmaco anche in modo discontinuo)

Controindicazioni:
*ipersensibilità al principio attivo
*bradicardie sinusali, blocco seno-atriale, disturbi gravi di conduzione in pazienti senza pacemaker o ICD.
*distiroidismi (fare accertamenti nei casi dubbi prima di iniziare il trattamento)
*gravidanza (eccetto casi eccezionali, vedi dopo)
*allattamento
*età pediatrica
*contemporanea somministrazione di farmaci anti-HCV
*epatopatia in atto (specie con colestasi)
*associazione con statine metabolizzate dal CYP3A4 (sinvastatina, atorvastatina, lovastatina)
*farmaci che danno rischio di torsione di punta: Antiaritmici di classe IA (sotalolo, bepredil); vincamicina, alcuni neurolettici (es. sultopride), cisapride, eritromicina e.v., pentamidina parenterale.
*associazione con fluorochinolonici ed inibitori delle Monoammino Ossidasi (danno allungamento del QT)

Avvertenze e reazioni avverse:
*tossicità polmonare (anche grave): 10% dei pazienti trattati, anche tardiva e dopo lungo trattamento. Attenzione ai pazienti con cardiopatie in cui la diagnosi può essere difficile. E’ importante la diagnosi precoce (anche mediante Rx torace). Se compare sospendere la terapia con amiodarone per 2-4 settimane ed iniziare terapia cortisonica. pianificare la sospensione però considerando la gravità delleffetto collaterale rispetto al beneficio clinico!
*Alterazioni cardiache: Allungamento del QT (non patologico di per se), comparsa di bradicardia . Se compaiono blocchi atrio-ventricolari, blocchi fascicolari o seno-atriale sospendere il trattamento.
*A volte il farmaco può avere anche effetto pro-aritmico.
*Non somministrare l’amiodarone coi farmaci antivirali contro l’epatite C (grave bradicardia). Attenzione ad iniziare questi farmaci anche dopo mesi dal trattamento con amiodarone (farmaco a lunga emivita)
*Ipotiroidismo: spesso lieve e reversibile sospendendo il trattamento. A volte richiede trattamento d’emergenza.
*Disturbi epatici: monitorare la transaminasi durante il trattamento. Se raggiungono valori superiori 3 volta la norma sospenderlo, altrimenti ridurre. Sospendere se si evidenziano segni di colestasi.
*Neuropatia: di solito reversibvile dopo sospensione del trattamento, ma non sempre in modo completo.
*Disturbi visivi: eseguire esame del fondo oculare. Se neurite ottica sospendere il trattamento.
*Reazioni bollose gravi: Interrompere il trattamento immediatamente.
*NON ASSOCIARE CON BETABLOCCANTI, CALCIO-ANTAGONISTI che riducono la frequenza cardiaca (es. Verapamil, diltiazem) e con lassativi che possono dare ipopotassiemia.
*EVITARE L’ESPOSIZIONE SOLARE e proteggersi dal sole durante il trattamento
*PRIMA DI INIZIARE IL TRATTAMENTO FARE UN ECG, monitorare, la potassiemia, gli ormoni tiroidei e le transaminasi. Se uso cronico in pazienti con ICD monitorare il dispositivo.

Gravidanza ed allattamento
Il farmaco è controindicato in gravidanza (danno alla tiroide fetale) salvo nei casi in cui i benefici superano i rischi.
Il farmaco è controindicato durante l’allattamento.

Popolazione pediatrica:
Il farmaco è controindicato.

Interazioni con altri medicinali:
*farmaci che danno rischio di torsione di punta: Antiaritmici di classe IA (sotalolo, bepredil); vincamicina, alcuni neurolettici (es. sultopride), cisapride, eritromicina e.v., pentamidina parenterale. Queste associazioni sono controindicate. Se compare l’aritmia somministrare magnesio e.v.
*farmaci che danno allungamento del QT. Fare attenzione. I Fluorochinolonici in associazione sono controindicati.
*usare cautela con i seguenti farmaci in grado di indurre ipopotassiemia: diuretici, gluco e mineralcorticoidi, anfotericina B e.v.
*Per crociato catabolismo con alcuni citocromi e con la glicoproteina P, fare attenzione con le seguenti associazioni: digitale (monitorare la digossinemia), dabigatran (possibile riduzione dell’effetto), warfarin (potenziamento effetto), fenitoina (sovradosaggio), statine (aumentato rischio di rabdiomiolisi con sinvastatina, atorvastatina e lovastatina), ciclosporina, fentanyl, lidocaina, tacrolimus, sildenafil, midazolam, triazolam, dietilergotamina, ergotamina, colchina, succo di pompelmo)

Scheda Tecnica:
https://farmaci.agenziafarmaco.gov.it/bancadatifarmaci/farmaco?farmaco=025035