Promazina

La promazina è un neurolettico.

Forma farmaceutica:
*soluzione iniettabile da 25 mg/ml
*gocce orali

Indicazioni:
*trattamento dell’agitazione psicomotoria e del comportamento aggressivo
*schizofrenia ed altri disturbi psicotici

Posologia:

*adulti con stato di agitazione: 50 mg di soluzione iniettabile per via intramuscolare. Iniettare in posizione supina ed estranne l’ago lentamente, quindi tenere il paziente in osservazione per 30 minuti. Se quadro non regredito reiniettare (dose massima: 300 mg)
*Evitare di iniettare per via endovenosa. Se necessario diluire con fisiologica o glucosata al 5% ed iniettare lentamente. Non superare la concentrazione di 25 mg/ml. Se sintomi meno severi, dopo alcuni giorni passare alla via orale. Diluire le gocce con acqua e zucchero. Somministrare la stessa dose usata per via parenterale. Una goccia equivale a 2 mg di farmaco. Dividere la dose giornaliera in 2-4 somministrazioni (di solito oltre le 50 gocce)
*per trattare le forme non acute usando la via orale dare 10-15 gocce in monosomministrazione alla sera. Aumentare quindi gradualmente fino alla dose minima efficace (max 400 mg giornalieri, di solito 15 gocce 4 volte al di, che corrispondono a 150 mg giornalieri)
*Non sospendere bruscamente, ma in 1-2 settimane. Se ricompaiono i sintomi riprendere il trattamento e poi ridurre più gradualmente.
*Negli anziani dare al massimo 25 gocce 4 volte al giorno (di solito 10-30 giornaliere). Se è necessario usare la via parenterale dare 1 sola fiala o anche mezza. Se necessarie dosi inferiori diluire e somministrare lentamente via flebo.
*Non è necessario aggiustare le dosi nell’insufficienza renale
*Monitorare attentamente i pazienti con insufficienza epatica.

Controindicazioni:
*ipersensibilità al principio attivo
*coma
*depressione del SNC
*depressione del midollo osseo
*feocromocitoma
*iniezione intrarteriosa

avvertenze:
*durante il trattamento con neurolettici possono svilupparsi: sindrome neurolettica maligna, disturbi extrapiramidali, discinesia tardiva, agranulocitosi, tromboembolismo, ipotensione ortostatica (usare cautela sepatologie cardiovascolari), convulsioni, ipotermia, disfagia, fotosensibilità, ideazione suicidaria ed epatopatia
*usare cautela nei pazienti con demenza (riscontro sperimentale di lieve aumento della mortalità)
*attenzione ai pazienti con QT lungo o con altri farmaci che allungano il QT
*il farmaco ha azione anticolinergica. Usare cautela se glaucoma, ileo paralitico, ipertrofia prostatica, morbo di Parkinson e miastenia grave
*durante il trattamento monitorare il SNC, quello cardiovascolare, l’occhio e la crasi ematica

Interazioni con altri medicinali:

uso non raccomandato:
*farmaci che deprimono il midollo osseo
*farmaci che allungano il QT
*farmaci che alterano la concentrazione degli elettroliti
*antibiotici chinolonici
*levodopa (antagonismo vicendevole)
*alcool

Richiesta cautela:
*farmaci deprimenti il SNC
*succinilcolina. Non cosomministrare (allungamento del tempo di blocco neuromuscolare)
*metrimazide. Aumento della soglia convulsivante
*litio: l’associazione da tanti sintomi differenti, monitorare i pazienti in modo attento
*anticonvulsivanti (antagonismo vicendevole, pericoloso)
*antineoplastici (l’azione antiemetica del farmaco può maschere la tossicità da chemioterapia)

Gravidanza ed allattamento:
Usare cautela, si può avere sindrome da astinenza nei neonati

Scheda Tecnica:
https://farmaci.agenziafarmaco.gov.it/bancadatifarmaci/farmaco?farmaco=012611