Era il lontano 2012 quando questo gruppo di ragazze che faceva musica rilasciata in licenza creative commons si qualificò nella sezione social del più famoso festival della canzone italiana. A quell “epoca” la “guerra” contro il monopolio SIAE nella gestione dei diritti d autore era nel vivo e queste ragazze, facendosi eleggere dal pubblico, avevano mostrato a molti di noi che forse un sistema più meritocratico nel mondo della musica (e non solo) basato su un sistema diverso della gestione dei diritti e sul download libero per i singoli utenti (basato sul p2p) era possibile. Purtroppo tali speranze si spegneranno negli anni successivi con l avvento delle piattaforme centralizzate che, quasi eliminando il p2p è chiudendo gli utenti in bolle di filtraggio, riportarono il mondo dei creativi in mano ai soliti noti. Anche loro, come molti altri musicisti di cui ho caricato la musica su GalactiChan, fecero milioni di ascolti su piattaforme come Jamendo (quando fra l altro il web era molto più piccolo di oggi) e ora non sono più ascoltate da nessuno perché anche cercando le su Google a volte è difficile reperire loro materiale. Non hanno mai fatto musica delle mie corde, ma a volte riascolto i loro mp3 con qualche lacrimuccia pensando ai tempi di allora e vedendo sgomento il web di oggi. In questi giorni è entrato nel vivo il festival di Sanremo edizione 2023 e durante questo evento l’influencer italiana più famosa del mondo ha avuto la brillante idea di fare un bel monologo “politicamente corretto” sulle parole “violente” che gli vengono rivolte sul web dai maschietti “arrapati, cattivi e sessisti” (non ha detto così letteralmente, ma il senso era quello).
A parte il fatto di essere abbastanza sicuro che quanto ha dichiarato non sia solo farina del suo sacco, forse dovremmo riflettere sul fatto che i veri problemi del mondo di oggi non sono una critica pesante o una emoj a melanzana messa da uno sconosciuto in un commento sotto una foto seminuda, ma che forse siamo nella mxxxa più totale in questa società a causa della mancanza di meritocrazia e del clientelismo che ai nostri giorni sono il vero abuso perpetrato spesso nei confronti delle donne e non solo! Cosa non è il Patriarcato (con la P maiuscola) se non lo sfruttamento economico o emotivo di un membro della famiglia sugli altri? (eh si, esistono notoriamente anche donne abusanti, ma non ritengo il termine “patriarcato” un offesa nei miei confronti perchè rivolto solo agli uomini). Quante volte sentiamo sia di uomini che di donne violenti nei confronti del sesso opposto? Senza dubbio nella maggior parte dei casi le vittime sono donne, tuttavia quanti uomini si suicidano per problemi economici o per ricatti fatti da mogli dopo le separazioni? (ed in quanti di questi casi la violenza femminile non può essere esclusa?) o quanti partner (sia maschi sia femmine) ricevono compensi economici dalla controparte vivendo come parassiti? (ovviamente esistono anche gli uomini che non versano gli alimenti alle mogli, ma sempre la stessa merda è) Quante persone costringono i propri figli nelle loro scelte di vita o hanno come obbiettivo di crescerli perchè così “da vecchi li mantegono”? Anche queste sono forme di patriarcato…(e più diffuse di quanto non possiate credere, nella mia professione ho visto tanti casi come questi anche senza arrivare a indagare la vita di famiglie di criminali). A mio avviso pensare che censurando la discussione su argomenti controversi si risolvano questi problemi è un idea’stupida e pericolosa! (perchè non si può combattere un nemico che non si conosce, specie se spesso insidioso come in questo caso, ed è altrettanto vero che un vero abusante non possa cambiare se isolato dalla società). Forse non sarebbe meglio rendere più forti gli uomini e le donne “deboli” educandole all’autonomia? Un partner abusante può esistere solo se la vittima si convince che ne ha bisogno per sopravvivere! (e ne ha bisogno perchè crede che senza nessuno spesso non sa stare, analogamente anche l’abusante necessità di un abusato in maniera speculare). Forse bisognerebbe educare ad una corretta solitudine ed indipendenza come mezzo per arrivare alla coppia…
Appurato quindi che la censura è inutile al fine di contrastare questi comportamenti dannosi, a chi conviene che questo “mostro “Leviatano” esista? Forse è solo un mezzo per controllare il flusso di informazioni nel web libero con la scusa di “proteggere le masse”? D’altronde il copyright stesso è anche nato con l’invenzione della Stampa al fine di controllare la diffusione dei libri stampati con la nuova tecnica prima che come fine di lucro (e guarda caso i filtri della cancel culture sul web sono gli stessi usati per gestire le violazioni di copyright…).
Cosa ha fatto la Ferragni nella vita per meritarsi il successo che ha? (a parte posare seminuda per pubblicizzare brand vari). Sinceramente avrei preferito le Millionaire Blonde (o altri ottimi musicisti censurati di fatto dalle case discografiche) al suo posto…credo avrebbero meritato di più in un festival che tratta in teoria di musica. Ma si sa… il “successo” in TV (e non solo) in Italia segue il merito…
Per usare la logica Hegeliana: se la SIAE è la Tesi, il P2P è l’Antitesi ed i social network centralizzati (ed i suoi influencer) sono la Sintesi, figli di una Tesi che ha subito un attacco, ma finendo per rafforzarsi rubando alcuni aspetti dell’Antitesi (i social si spacciano per meritocratici ed in grado di promuovere gente “dal basso”… ci credete? 😀 ). La domanda è: che mondo ci aspetta a lasciare correre questi meccanismi senza fare nulla? Io ho paura a pensarci… (Il premier ucraino ha già bussato alle porte di Sanremo…)
Pagina delle Millionaire Blonde su Jamendo (download gratuiti)
“Ma si sa, il successo segue il merito! “ mi ha fatto ridere!
D’altronde la censura, il tenere la popolazione. Ell’ignkra za é sempre stato un metodo per poter avere su adda il controllo.
Direi che da noi funziona bene 🥲
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