“Non c’è 2 senza 3” Revisione critica del servizio di report alla luce della letteratura scientifica sulla terza dose

Articolo disponibile anche su ZeroTalk Italia++

Alcuni giorni fa la trasmissione RAI Report condotta da Sigfrido Ranucci ha messo in onda un servizio sulla “terza dose” del vaccino anti-COVID-19 evidenziando quelle critiche che, a suo parere, vanno mosse nei confronti del Comitato Etico-Scientifico, del Governo Draghi e di diverse organizzazioni internazionali riguardo alla gestione della campagna vaccinale ed alla possibilità di somministrare a tutti la terza dose di vaccino a mRNA contro il virus SARS-CoV 2. Durante la trasmissione sono state fatte dichiarazioni a detta di molti discutibili in quanto “NoVax” e da più parti si sono alzati pesanti attacchi contro l’operato del gruppo di Ranucci (in particolare da parte di alcuni partiti di maggioranza) il quale ha risposto invitando gli accusatori a guardare il servizio.

Ho personalmente guardato in questi giorni tutto il servizio che anche voi lettori di questo articolo potete visionare da YouTube e ho cercato di farmi un’idea sulle critiche mosse a Ranucci alla luce della letteratura che ho già riassunto nelle precedenti Review fatte su questo sito e di nuove ricerche bibliografiche che ho eseguito ad hoc. In questo articolo analizzerò quindi ogni punto trattato da Ranucci nel suo servizio e citerò la bibliografia a supporto o a sfavore delle affermazioni fatte per stabilire se davvero le affermazioni di Report sono “No Vax” (e quindi meritevoli di censura, come chi accusa la trasmissione propone).

Preciso che dopo aver letto l’articolo del Fatto Quotidiano linkato sopra pensavo che Ranucci avesse enunciato ipotesi tipo “il vaccino causa il 5G e l’autismo”, ma già dopo aver visionato i primi minuti del video mi sono reso conto che il conduttore non ha minimamente detto panzane di questo calibro. Appurato questo ho iniziato quindi un’analisi più approfondita.

” L’immunità garantita dal vaccino dura al massimo 6 mesi, quindi estendere la durata del Green Pass ad un anno è un errore”

AFFERMAZIONE CORRETTA! Che può essere verificata attingendo a diverse fonti bibliografiche che ho già descritto nelle precedenti review:

Favresse et al. hanno descritto da tempo un calo dell’immunità nel tempo data dal vaccino Pfizer

Widge et al. hanno descritto lo stesso dato studiando il vaccino Moderna

Il gruppo israeliano di Bar-On et al. (citato da Report ed oggetto del mio articolo di aggiornamento sulla terza dose di poco tempo fa) ha chiaramente detto che la terza dose è necessaria per mantenere l’immunità nella popolazione vaccinata con uno studio che ha coinvolto TUTTA la popolazione israeliana!

Vaccinare anche i bambini sarà necessario per raggiungere l’immunità di gregge, quindi anche i bambini dovranno farsi somministrare la terza dose

NI! per una serie di ragioni:

Sebbene il gruppo di Liu et al. abbia chiaramente detto già da tempo che l’immunità di gregge sarà raggiungibile solo vaccinando tutti, lo studio in questione non tiene conto di due fattori chiave che rendono il raggiungimento dell’immunità di gregge un obbiettivo se non impossibile quantomeno estremamente difficile!

Come ho già detto nella precedente review (che vi invito a rileggere per avere l’elenco completo di questi articoli), gli studi di approvazione dei vaccini anti-COVID hanno analizzato solo la malattia CLINICAMENTE EVIDENTE come END POINT! (quindi i vaccini non escludono la trasmissione degli asintomatici, su cui ci sono pochissimi dati). Lo scopo dei vaccini è infatti impedire i morti, i ricoveri in terapia intensiva e nei reparti ordinari. Se non si blocca la trasmissione fra gli asintomatici dal punto di vista dell’epidemiologia dell’infezione non si può raggiungere l’herd immunity.

Il virus è in grado di propagarsi autonomamente (anche senza ospiti umani) in ospiti animali come i visoni (anche selvatici, Gisbert et al. 2021) ed i cervi dalla coda bianca (Chandler et al. 2021). Per debellare il COVID sarà quindi necessario vaccinare anche la fauna domestica e selvatica suscettibile in modo simile a quanto fatto con il virus della rabbia ma IN TUTTO IL MONDO.

Alla luce di questi fatti è molto probabile che abbiano ragione i ricercatori israeliani quando dicono che saranno necessari successivi richiami del vaccino per tenere la malattia sotto controllo in futuro e non far riempire ad ogni ondata i cimiteri e gli ospedali.

Sarebbe meglio misurare a tutti il titolo anticorpale anti SARS CoV 2 prima di somministrare il richiamo per capire chi è immune

SI e NO! Per una serie di ragioni:

  • Gran parte dell’immunità ai virus è data dai linfociti T, la cui azione non è correlata con il titolo anticorpale
  • Il calo degli anticorpi correla tuttavia molto probabilmente con il calo dell’immunità generale
  • Sarebbe auspicabile disporre anche di test per misurare l’immunità T (magari di semplice esecuzione sul modello del quantiferon, già utilizzato per la tubercolosi)

Allo stato attuale non ci sono dati sufficienti per usare i test sierologici come guida per gestire le vaccinazioni (motivo per cui è meglio non rischiare e procedere alla cieca alla somministrazione, specie nei soggetti più vulnerabili alla malattia) tuttavia poter monitorare in modo adeguato i parametri della risposta immunitaria potrebbe in futuro portare al risparmio di dosi ed a comprendere meglio i meccanismi d’azione del virus (la cui patogenesi è immunomediata).

A questo punto bisogna necessariamente tenere in considerazione l’affermazione successiva… (quella che ha fatto più discutere del’intero servizio di Report)

I vaccini anti-COVID a mRNA potrebbero causare miocardite nei bambini, negli adolescenti e nei giovani adulti, motivo per cui è necessaria cautela prima di procedere in modo tranquillo alla somministrazione della terza dose in queste fasce di età.

AFFERMAZIONE CORRETTA anche questa! (anche se il governo italiano la pensa diversamente)

A supporto di questa affermazione è possibile trovare in letteratura articoli fatti da enti e riviste importanti. In particolare gli Autori suggeriscono di pianificare ulteriori studi a riguardo in quanto già fra la prima e la seconda dose si è notato un aumento deciso della frequenza di miocardite nei bambini vaccinati rispetto ai non vaccinati! (se alla terza dose o alle successive si ha un simile aumento di incidenza fare il vaccino ai bambini potrebbe non presentare più un rapporto rischio/beneficio favorevole in quanto i piccoli difficilmente sono colpiti da una COVID-19 grave)

Mevorach et al 2021 (studio pubblicato dagli israeliani sul New England Journal Of Medicine, una delle riviste di ricerca medica più prestigiose al mondo)

Hause et al. 2021 per conto del CDC USA (Il Centro di Controllo delle Malattie degli States)

Conclusioni

Dalla lettura della letteratura si può concludere come le critiche riportate dai media al servizio di Report siano assolutamente infondate dal punto di vista scientifico. Sebbene Ranucci forse in alcuni frangenti abbia forse un po’ esagerato nell’esporre certe tesi, i dati citati sono tutti correlati con fonti bibliografiche molto serie e le stesse persone intervistate (in primis gli israeliani) hanno un ruolo di primo livello nello studio di questi vaccini.

Oltre ai dati prettamente scientifici il servizio cita anche diverse inefficienze, italiane e non, nella gestione della campagna vaccinale che niente hanno a che vedere con argomentazioni prettamente mediche come lo spreco di dosi Moderna all’inizio dei richiami della terza dose per via di un errore nei protocolli delle autorità regolatorie italiane, la difficoltà a somministrare anche le prime e seconde dosi nelle zone povere del mondo e l’utilizzo dello stato di Israele di Pfizer come un “laboratorio a cielo aperto” con accesso ai dati sanitari di tutti i cittadini! (roba che farebbe probabilmente suicidare il Garante della Privacy se accadesse in Italia! 😀 ) Queste ultime considerazioni hanno poco a che vedere con i “No Vax” e non credo meritino di venir arbitrariamente censurate con un clima di caccia alle streghe dove chi governa vuole dire la sua fregandosene del parere di esperti e ricercatori! Così facendo stiamo nei fatti creando un clima di terrore dove chi non la pensa come chi comanda merita di essere censurato e “fatto sparire”…in pratica la Cancel Culture applicata anche alla medicina! (che può essere estremamente pericolosa…e non solo dal punto di vista sanitario! …tanto quanto i No Vax che decidono dal nulla di assaltare la sede della CGIL). Se anni fa le promesse di un politico che diceva di avere come obbiettivo il debellare il cancro e vivere 120 anni facevano ridere, ora affermazioni dello stesso grado di follia vengono spacciate come verità assolute (da prendere come tali pena ritorsioni!)

Credo che questo clima di terrore che si sta creando, dove ogni voce “scomoda” venga etichettata come “No Vax” a priori senza studiare le fonti sia INTOLLERABILE! Motivo per cui credo che in futuro sarà sempre più importante disporre di sistemi informatici in grado di combattere e sopravvivere alla Cancel Culture mediante archittetture P2P decentralizzate come ZeroNet!

Altra cosa di cui non ho ancora parlato ma che manda me e molti ricercatori in bestia e la pubblicazione “in anteprima” da parte delle case farmaceutiche sui loro mezzi di comunicazioni dei risultati di studi di farmaci ancora in corso, senza non solo che non ci sia Peer Review (come accade per i preprint) ma proprio in totale assenza di controlli e con impossibilità di replica! (questi siti non hanno forum di discussione e non sono nemmeno moderati da esperti indipendenti!) . Su questa cosa, a mio parere GRAVISSIMA, i “cacciatori di No Vax” stranamente non dicono nulla! 😀 Abbiamo già visto questo andazzo mesi fa per l’uso dei vaccini anti-COVID in età pediatrica e ora lo stiamo vedendo per i farmaci anti-COVID come il Molnupiravir di Merk ed il Paxlovid di Pfizer. Diversi governi e Regioni, sulla base di questi dati molto parziali e senza revisione fra pari o da esperti stanno già provvedendo ad ordinare milioni di dosi di questi farmaci…e la cosa sta suscitando feroci polemiche anche su importanti riviste mediche come il British Medical Journal (Schalkwyk 2021, Sidebottom et al. 2021). A tal riguardo suggerisco di leggere il mio articolo sulla mia proposta di Peer to Peer Review e di esprimere le vostre idee! 🙂

NOTA A POSTERIORI: Per quel che mi riguarda personalmente da sanitario ho deciso di farmi somministrare la terza dose di vaccino anti-COVID alcuni giorni fa e non ho praticamente avuto effetti collaterali. Il vaccino negli adulti come me infatti è assolutamente sicuro ed inoltre essendo operatore sanitario ritengo da un lato di essere esposto ad un rischio molto alto di contagio (conosco molti collegi vaccinati con due dosi che si sono contagiati) e dall’altro di avere il DOVERE di proteggere i miei pazienti ed i miei conviventi che sono anziani.

BIBLIOGRAFIA

” L’immunità garantita dal vaccino dura al massimo 6 mesi, quindi estendere la durata del Green Pass ad un anno è un errore”

Favresse et al. 2021. Antibody titres decline 3-month post-vaccination with BNT162b2

Widge et al. 2021. Durability of Responses after SARS-CoV-2
mRNA-1273 Vaccination

Bar-On et al. 2021. BNT162b2 vaccine booster dose protection: a nationwide study from Israel

Vaccinare anche i bambini sarà necessario per raggiungere l’immunità di gregge, quindi anche i bambini dovranno farsi somministrare la terza dose

Liu et al. 2021. Herd immunity induced by COVID-19 vaccination programs to suppress epidemics caused by SARS-CoV-2 wild type and variants in China

Per gli studi sui singoli vaccini vedi la precedente review su questo sito COVID-19 Domande e Risposte!

Gisbert et al. 2021. First description of SARS-CoV-2 infection in two feral american mink (Neovison vison) caught in the wild

Chandler et al. 2021. SARS-CoV-2 exposure in wild white-tailed deer (Odocoileus virginianus)

Sarebbe meglio misurare a tutti il titolo anticorpale anti SARS CoV 2 prima di somministrare il richiamo per capire chi è immune

Vedi testi di immunologia e la bibliografia sui vaccini citata nella precedente review.

I vaccini anti-COVID a mRNA potrebbero causare miocardite nei bambini, negli adolescenti e nei giovani adulti, motivo per cui è necessaria cautela prima di procedere in modo tranquillo alla somministrazione della terza dose in queste fasce di età.

Mevorach et al. 2021. Myocarditis after BNT162b2 mRNA vaccine against Covid-19 in Israel

Hause et al. 2021 COVID-19 vaccine safety in adolescents aged 12-17 years – United States December 14 2020 – July 16 2021

Conclusioni

Schalkwyk 2021 Buyer beware: molnupiravir may damage DNA

Sidebottom et al. 2021. Safety and efficacy of antivirals against SARS CoV 2 (we need evidence not optimism)

4 pensieri riguardo ““Non c’è 2 senza 3” Revisione critica del servizio di report alla luce della letteratura scientifica sulla terza dose

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